Non so cosa Tratto..
domenica 30 dicembre 2018
CountDonw
Eccomi, è cosi che accoglierò questo nuovo anno, a braccia aperte.
Ho molti obbiettivi, alcuni che trascino da diversi anni,ma che nel corso del tempo hanno perso di priorità e sono finiti in fondo alla lista, ma eccoli ricompari per magia dopo aver sistemato alcune cose.
Questo 2018 è stato pieno di alti e bassi.
Ci sono stati momenti belli e altri un po' meno e proprio quest'ultimi mi hanno fatto un po' chiudere in me stessa, togliendo la possibilità a chi voleva di starmi vicino.
Ci sono molti rapporti che voglio riprendere, molti che voglio migliorare e fortunatamente pochi che vanno già benissimo così.
Ho molto lavoro da fare su me stessa e...
va beh, non posso di certo dirvi tutto stasera😅 comunque sappiate che sarà un anno intenso e avrò bisogno di sUpporto e molto sOpporto!!! Comunque vi auguro anche a voi un 2019 pieno di tante cose o poche, questo dipende da voi, vi auguro solo di trovare il meglio DI voi e PER voi❤️
Un abbraccione e ... - 1
Ubicazione:
Grand Canyon Village, Arizona 86023, Stati Uniti
sabato 29 dicembre 2018
Il mio regalo più grande
Mio marito non è bravo nel fare i regali.
Anche per questo Natale mi ha detto: "dimmi cosa ti piacerebbe avere e te lo compro ma non chiedermi di fartelo da solo perché non ne sono capace."
Più che non è capace è che diciamo la verità, gli manca anche un po' la voglia. All'inizio della nostra storia era motivo di spesse litigate.
Anniversari, compleanni, natali senza mai pacchi da scartare.
Col passare del tempo ho iniziato a lasciare perdere ed essere meno materiale e apprezzare i "regali" che mi fa durante l'anno,tipo ieri sera.
Mentre stavamo tornando a casa, io persa a gurdare il sole al tramonto mi accorgo che aveva accostato ed eravamo fermi in una piazzuola.
-Perché ti sei fermato?
-So quanto ti piacciono, perché non gli fai una foto??
Dovete sapere che per lui i tramonti sono tutti uguali, (POVERO PAZZO🙈) e so pure quanto trova inutili fotografarli, ma il fatto di averlo fatto per me, beh è uno dei gesti d'amore che amo di più❤️
martedì 25 dicembre 2018
Buon Natale
Sono una che si lamenta sempre.
C'è sempre qualcosa che potrebbe andare meglio, ma credetemi se vi dico che quando sono tra queste 4 mura e quando sono con loro, non potrei chiedere nulla di più.
Ecco questo è quello che ho ricevuto questo Natale e che mi auguro anche per quelli futuri.
Mi auguro solo che possiate trovare anche voi la serenità e che possiate essere felici quanto me, se non di più!!
Buon Natale e buone feste a tutti❤️
C'è sempre qualcosa che potrebbe andare meglio, ma credetemi se vi dico che quando sono tra queste 4 mura e quando sono con loro, non potrei chiedere nulla di più.
Ecco questo è quello che ho ricevuto questo Natale e che mi auguro anche per quelli futuri.
Mi auguro solo che possiate trovare anche voi la serenità e che possiate essere felici quanto me, se non di più!!
Buon Natale e buone feste a tutti❤️
giovedì 20 dicembre 2018
Hot o Cool?
Nonostante i miei 33 anni ancora non capisco davvero cosa spinga la gente ad amare l'inverno??
Il freddo, il gelo, il naso che cola quando non deve, le mani fredde, i piedi freddi, la batteria dell'auto sempre a terra.
Il naso rosso, le guance rosse all'Heidi di casa nostra, il mal di gola se un giorno disgraziatamente esci senza sciarpa per non parlare delle mani se esci senza guanti 😱😱... la neveee?? Io dopo un giorno di freddo se non riesco a riscaldarmi con una bella doccia calda e una tazza di the, riguardo le foto scattate in estate e cerco di rivivermi tutto il caldo vissuto!!
Quando sono stata a Loreto erano quasi 40 gradi...
Ahhhh solo a dirlo mi sento sciogliere i muscoli❤️❤️
Il freddo, il gelo, il naso che cola quando non deve, le mani fredde, i piedi freddi, la batteria dell'auto sempre a terra.
Il naso rosso, le guance rosse all'Heidi di casa nostra, il mal di gola se un giorno disgraziatamente esci senza sciarpa per non parlare delle mani se esci senza guanti 😱😱... la neveee?? Io dopo un giorno di freddo se non riesco a riscaldarmi con una bella doccia calda e una tazza di the, riguardo le foto scattate in estate e cerco di rivivermi tutto il caldo vissuto!!
Quando sono stata a Loreto erano quasi 40 gradi...
Ahhhh solo a dirlo mi sento sciogliere i muscoli❤️❤️
venerdì 14 dicembre 2018
Dicembre 2018
Dicembre è un mese che adoro, tanto quanto Settembre.
Sono i 2 mesi, beh oltre Aprile è chiaro, che attendo di più con ansia nel corso dell'anno.
Non tanto per Natale, perché in sé per sé il 25 mi mette sempre un po' di tristezza, sarà che da quando ho iniziato a lavorare la mattina di Natale non posso più godermi i miei dolci risvegli con tutte le mie tradizioni che avevo e non è più "Festa" diciamo, però adoro tutto ciò che circonda o che precede il Natale.
Le luci, gli addobbi, le canzoni, lo scegliere con cura i regali da fare, scrivere i bigliettini.
I maglioni natalizi, i film classici di natale, i cartoni Disney, le serate passate tra cioccolate e marshmallows.
Adoro ogni anno andare per negozi e acquistare le carte per i pacchi, i nastri, fiocchi e fiocchetti.
Riempire la dispensa di noci, castagne e torroni alla nocciola.
Programmare le uscite con gli amici per gli auguri di Natale.
Emozionarmi ancora per le luminarie nei piccoli borghi 🤩.
Le partite a carte in famiglia.
Ci sono tante cose che mi fanno amare Dicembre e nonostante proprio in questo periodo il lavoro diventi più stressante e io leggermente più esaurita ogni anno me lo fanno attendere sempre con un gran fervore.
Ma si sa le cose belle passano anche in fretta quindi vado a scegliermi qualche classico da vedere stasera mentre sorseggio una cioccolata nella mia nuova tazza😍😍😍
Ps: ve l'ho detto che un altra cosa che amo a dicembre è acquistare Tazze Natalizie😜😜😜
Sono i 2 mesi, beh oltre Aprile è chiaro, che attendo di più con ansia nel corso dell'anno.
Non tanto per Natale, perché in sé per sé il 25 mi mette sempre un po' di tristezza, sarà che da quando ho iniziato a lavorare la mattina di Natale non posso più godermi i miei dolci risvegli con tutte le mie tradizioni che avevo e non è più "Festa" diciamo, però adoro tutto ciò che circonda o che precede il Natale.
Le luci, gli addobbi, le canzoni, lo scegliere con cura i regali da fare, scrivere i bigliettini.
I maglioni natalizi, i film classici di natale, i cartoni Disney, le serate passate tra cioccolate e marshmallows.
Adoro ogni anno andare per negozi e acquistare le carte per i pacchi, i nastri, fiocchi e fiocchetti.
Riempire la dispensa di noci, castagne e torroni alla nocciola.
Programmare le uscite con gli amici per gli auguri di Natale.
Emozionarmi ancora per le luminarie nei piccoli borghi 🤩.
Le partite a carte in famiglia.
Ci sono tante cose che mi fanno amare Dicembre e nonostante proprio in questo periodo il lavoro diventi più stressante e io leggermente più esaurita ogni anno me lo fanno attendere sempre con un gran fervore.
Ma si sa le cose belle passano anche in fretta quindi vado a scegliermi qualche classico da vedere stasera mentre sorseggio una cioccolata nella mia nuova tazza😍😍😍
Ps: ve l'ho detto che un altra cosa che amo a dicembre è acquistare Tazze Natalizie😜😜😜
venerdì 30 novembre 2018
Cybermonday
7.30 suona la sveglia.
Prendo il telefono sopra il comodino e trovo un messaggio. Sento un brivido di eccitazione passarmi lungo la schiena. Spengo e scendo a preparare il caffè. Facciamo colazione, come sempre parliamo del più e del meno, programmi della giornata... pranziamo insieme?
Paolo parlava ma io avevo solo il testo del messaggio in testa.
Non devo dirglielo, mi ripetevo, NON DIRGLIELO.
"Pa, io ti devo dire una cosa."
Cazzo😩
Mi è uscita un po' troppo seria e con lo sguardo preoccupato chiede
"Co hai combinato?"
Faccio un bel respiro. "Con il cybermonday ho comprato un aspirapolvere, mi arriva oggi a pranzo" "Ma l'abbiamo comprato l'anno scorso?
Perchè devi spendere sempre i soldi per niente? " "L'ho pagato solo 29,90€ un affarone, è uno di quelli leggeri, che tieni solo con una mano, bello bello.. 😁😁😁" "Per 29€ ci devi soffiare te dentro per farlo funzionare..." "Ahahah no no vedrai sarà una bomba, con uno era faticoso spostarlo sempre da sopra a sotto , almeno ora ne abbiamo uno per piano" "Si, si m'immagino che bomba sarà, per 29€ ti espode appena metti la spina"
Dato che gli uomini sono come le donne, gli dico dolcemente "Fidati Amore, sarà un affare. Io ci so fare, guarda che marito che ho preso e guarda tu che moglie che hai, dimmi, chi sa fare gli affari migliori??Io naturalmente😍😍...." Presoooo 😅😅
L'ho visto gongolare per un attimo , mi ha dato un bacio e mi detto "va bene, se funziona lo prendo io" e ridendo se ne è andato.
Niente, io con lui i segreti non riesco proprio a tenerli.
Sfiga ha voluto che subito dopo aver chiuso il portone ho ricevuto un nuovo messaggio dove mi avvisavano che spostavano la consegna a lunedì.
Mi sono giocata il silenzio per niente
😒😒😒
venerdì 23 novembre 2018
PollyAnna
Ad ogni canzone che sentivo mi dicevo "nooo questa è bellissima, si si è la migliore" ma poi ne arrivava un altra e dicevo "beh no dai questa è la più bella" ma poi entrano in gioco i sentimenti e ogni cartone ha i suoi ricordi e li mi sono persa.
Pollyanna mi ricordo la guardavo di mattina, quindi stava indicare che ero a casa o per vacanza o perché stavo male e se stavo male erano supercoccole da parte di mamma❤️. Saylor Moon è nel mio cuore da sempre, ho perso non so quante cene. La passavano in tv verso le 19 e dato che da me a quell'ora erano tassativi i quiz televisi mi chiudevo in camera dei miei, con il piatto sopra il puff da sola imitando tutte le sue trasformazioni.
Il segreto della pietra azzurra mi ricorda i pomeriggi estivi, invidiavo la carnagione scura di Nadia mentre io nonostante le ore di sole rimanevo sempre pallida come il suo fedele amico.
Potrei stare qui per ore a raccontarvi di Denver, Memole o Alvin..
È finito il cd e con gli occhi gonfi di emozioni bellissime ho dato repeat e ho continuato a perdermi tra i ricordi di un infanzia bellissima!
Alla fine comunque non sono riuscita a decidere nemmeno questa volta quale sigla o cartone sia il migliore.
mercoledì 21 novembre 2018
My Story
Stasera voglio raccontare una storia.
La mia storia e cosa mi ha portato a oggi essere chi sono e come sono.
Non ne ho mai parlato tanto fino ad ora perché a distanza di anni sono argomenti che mi toccano ancora nel profondo e perché ogni volta che ci penso le lacrime mi chiudono la gola. Mi hanno sempre detto che di queste cose bisogna parlarne, perché parlare è già mezza soluzione al problema ma la verità è che sono situazioni che solo chi c’è già passato capisce, mentre per chi ha la fortuna di non sapere di cosa sto parlando, rimani semplicemente una Pazza.
Ma oggi sento il bisogno di parlarne, perché proprio questi giorni ho capito che se si ha un problema è inutile nasconderlo o girarci intorno, lui comunque ti troverà nel momento in cui ne hai meno bisogno.
Era il 3 Aprile 2008, finalmente avrei fatto un piccolo intervento che volevo da tanto, ero carichissima. Non avevo ben capito lo svolgimento, quindi quando andai nello studio del dottore convinta solo per parlarne mi disse che avremmo fatto l’intervento lì ,in quel momento, su un semplice lettino da visita e in quello che ritenevo più un ufficio che un ambulatorio. Panico. Non si trattava di un operazione a cuore aperto, ma mi aspettavo di trovare almeno delle infermiere, una sala con degli attrezzi ospedalieri e invece no.
Potevo tirarmi indietro, ma non lo feci.
Mi ritrovai a faccia in giù stesa sul lettino e piangevo.
No dal dolore, non senti nulla, durò tutto circa un oretta o forse qualcosa di più.
Piansi tanto, ma dalla paura.
Avevo 23 anni ed è stata forse la prima volta che mi preoccupai davvero per la mia salute. Volevo solo tornare a casa. Erano circa le 21 mangiai un boccone e me ne andai a letto! L’ansia non mi aveva ancora lasciato. Ero viva, stavo bene eppure avevo un peso sul petto e facevo fatica a respirare. Presi un altro cuscino per stare più alta ma il dolore al petto era sempre più forte. Sentivo la gola chiudersi, deglutire era sempre più doloroso. Iniziò a girarmi la testa, il braccio sinistro iniziò a formicolare, il cuore andava a mille.Credo di essere scoppiata in un pianto pazzesco perché di corsa arrivò mia madre. Stavo tremando tutta, dai denti fino all’ultimo dito dei piedi. Le chiesi mamma sto morendo?? Mia madre preoccupata mi disse, sciocchina non stai morendo, devi solo calmarti. Continuavo a tremare, a sentire freddo, il cuore me lo sentivo in gola come un martello pneumatico. Mia madre si sdraio di fianco a me, mi abbracciò forte, mi ripeteva di calmarmi ma la paura di morire era tanta. Chiusi gli occhi e cercai di andare dietro al suo respiro, mi addormentai piangendo.
Fu una notte lunga.
Il mio primo Attacco di Panico.
La mia vita da quel giorno non fu mai, mai più la stessa. La vecchia Sara morì davvero quel 3 aprile 2008. Da quel giorno, ne seguirono tanti altri di attacchi simili e per svariati anni.
Dovetti lasciare il lavoro perché avevo paura a rimanere da sola in negozio, avevo paura di uscire di casa perché nessuno in caso di bisogno avrebbe capito il mio problema, non riuscì più ad andare al cinema, cosa che amavo alla follia, ma ero certa che al buio sarei potuta morire senza che nessuno se ne accorgesse.
Così passai mesi e mesi chiusa in casa, a piangere, a sopravvivere a nottate di attacchi di panico. Tornai a dormire con la luce accesa.
In quei mesi scopri la Depressione.
Spesso mi sono ritrovata a pensare se era così che volevo vivere per il resto della vita.
Subdola e bastarda da quel periodo non mi ha più lasciato. La tengo a bada, come canta Jovanotti praticando l’allegria, ma la sento ancora dentro di me tutt’oggi, la sento abbracciarmi quando magari mi sento triste, la sento quando ho qualche periodo no e da brava mi consiglia di crogiolarmi nel dolore e di lasciarmi inghiottire da quel nero. Non glielo più data vinta. Ho cercato da allora di eliminare il nero nella mia vita, nei vestiti, nelle persone, dentro di me, ma non è facile.
Sono diventata ipocondriaca.
Ho l’ansia appoggiata sul comodino e la prendo a pillole per colazione. Non ho più avuto attacchi di panico ma la paura di morire si sveglia con me ogni giorno.
Da allora ho smesso di vivere e ho iniziato a sopravvivere. Questa sono io o per lo meno quello che ne è rimasto. Al mio fianco non c’è quasi più nessuno di chi conosceva la Sara prima del 2008, perché certe cose ti cambiano, ti portano a vedere le cose diversamente o semplicemente io sono cambiata, ora sono tutto ciò che non ero prima e non che la cosa mi dispiaccia anzi, non ero proprio una bellissima persona e questo cambiamento lo vedo come una seconda possibilità che mi è stata data per riprendere la giusta strada, anche se l’avrei preferita un po’ più facile 😅
Il mio oltre a essere un piccolo sfogo voleva essere un conforto a chi ci sta passando, vuole essere un messaggio per dire che tutto può avere una fine, anche il male. È una strada difficile, ma dal quel buco nero si può uscire, ammacati si, con qualche pezzo in meno si, ma pronti a vivere una vita quasi normale, tutto dipende solo da noi e da chi ci vuole bene al nostro fianco❤️
La mia storia e cosa mi ha portato a oggi essere chi sono e come sono.
Non ne ho mai parlato tanto fino ad ora perché a distanza di anni sono argomenti che mi toccano ancora nel profondo e perché ogni volta che ci penso le lacrime mi chiudono la gola. Mi hanno sempre detto che di queste cose bisogna parlarne, perché parlare è già mezza soluzione al problema ma la verità è che sono situazioni che solo chi c’è già passato capisce, mentre per chi ha la fortuna di non sapere di cosa sto parlando, rimani semplicemente una Pazza.
Ma oggi sento il bisogno di parlarne, perché proprio questi giorni ho capito che se si ha un problema è inutile nasconderlo o girarci intorno, lui comunque ti troverà nel momento in cui ne hai meno bisogno.
Era il 3 Aprile 2008, finalmente avrei fatto un piccolo intervento che volevo da tanto, ero carichissima. Non avevo ben capito lo svolgimento, quindi quando andai nello studio del dottore convinta solo per parlarne mi disse che avremmo fatto l’intervento lì ,in quel momento, su un semplice lettino da visita e in quello che ritenevo più un ufficio che un ambulatorio. Panico. Non si trattava di un operazione a cuore aperto, ma mi aspettavo di trovare almeno delle infermiere, una sala con degli attrezzi ospedalieri e invece no.
Potevo tirarmi indietro, ma non lo feci.
Mi ritrovai a faccia in giù stesa sul lettino e piangevo.
No dal dolore, non senti nulla, durò tutto circa un oretta o forse qualcosa di più.
Piansi tanto, ma dalla paura.
Avevo 23 anni ed è stata forse la prima volta che mi preoccupai davvero per la mia salute. Volevo solo tornare a casa. Erano circa le 21 mangiai un boccone e me ne andai a letto! L’ansia non mi aveva ancora lasciato. Ero viva, stavo bene eppure avevo un peso sul petto e facevo fatica a respirare. Presi un altro cuscino per stare più alta ma il dolore al petto era sempre più forte. Sentivo la gola chiudersi, deglutire era sempre più doloroso. Iniziò a girarmi la testa, il braccio sinistro iniziò a formicolare, il cuore andava a mille.Credo di essere scoppiata in un pianto pazzesco perché di corsa arrivò mia madre. Stavo tremando tutta, dai denti fino all’ultimo dito dei piedi. Le chiesi mamma sto morendo?? Mia madre preoccupata mi disse, sciocchina non stai morendo, devi solo calmarti. Continuavo a tremare, a sentire freddo, il cuore me lo sentivo in gola come un martello pneumatico. Mia madre si sdraio di fianco a me, mi abbracciò forte, mi ripeteva di calmarmi ma la paura di morire era tanta. Chiusi gli occhi e cercai di andare dietro al suo respiro, mi addormentai piangendo.
Fu una notte lunga.
Il mio primo Attacco di Panico.
La mia vita da quel giorno non fu mai, mai più la stessa. La vecchia Sara morì davvero quel 3 aprile 2008. Da quel giorno, ne seguirono tanti altri di attacchi simili e per svariati anni.
Dovetti lasciare il lavoro perché avevo paura a rimanere da sola in negozio, avevo paura di uscire di casa perché nessuno in caso di bisogno avrebbe capito il mio problema, non riuscì più ad andare al cinema, cosa che amavo alla follia, ma ero certa che al buio sarei potuta morire senza che nessuno se ne accorgesse.
Così passai mesi e mesi chiusa in casa, a piangere, a sopravvivere a nottate di attacchi di panico. Tornai a dormire con la luce accesa.
In quei mesi scopri la Depressione.
Spesso mi sono ritrovata a pensare se era così che volevo vivere per il resto della vita.
Subdola e bastarda da quel periodo non mi ha più lasciato. La tengo a bada, come canta Jovanotti praticando l’allegria, ma la sento ancora dentro di me tutt’oggi, la sento abbracciarmi quando magari mi sento triste, la sento quando ho qualche periodo no e da brava mi consiglia di crogiolarmi nel dolore e di lasciarmi inghiottire da quel nero. Non glielo più data vinta. Ho cercato da allora di eliminare il nero nella mia vita, nei vestiti, nelle persone, dentro di me, ma non è facile.
Sono diventata ipocondriaca.
Ho l’ansia appoggiata sul comodino e la prendo a pillole per colazione. Non ho più avuto attacchi di panico ma la paura di morire si sveglia con me ogni giorno.
Da allora ho smesso di vivere e ho iniziato a sopravvivere. Questa sono io o per lo meno quello che ne è rimasto. Al mio fianco non c’è quasi più nessuno di chi conosceva la Sara prima del 2008, perché certe cose ti cambiano, ti portano a vedere le cose diversamente o semplicemente io sono cambiata, ora sono tutto ciò che non ero prima e non che la cosa mi dispiaccia anzi, non ero proprio una bellissima persona e questo cambiamento lo vedo come una seconda possibilità che mi è stata data per riprendere la giusta strada, anche se l’avrei preferita un po’ più facile 😅
Il mio oltre a essere un piccolo sfogo voleva essere un conforto a chi ci sta passando, vuole essere un messaggio per dire che tutto può avere una fine, anche il male. È una strada difficile, ma dal quel buco nero si può uscire, ammacati si, con qualche pezzo in meno si, ma pronti a vivere una vita quasi normale, tutto dipende solo da noi e da chi ci vuole bene al nostro fianco❤️
domenica 18 novembre 2018
Me ne frego
Vorrei tornare indietro
in certi miei attimi di vita
Per rifarli meglio,con più sorriso,
più spensieratezza
Con qualche “me ne frego” in più.
in certi miei attimi di vita
Per rifarli meglio,con più sorriso,
più spensieratezza
Con qualche “me ne frego” in più.
venerdì 16 novembre 2018
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