venerdì 12 ottobre 2018

Chi bussa alla tua porta?


È da tanto che non scrivo più qualcosa che provenga dalle mie emozioni.
Ma non perché non ne sia vittima in questo periodo anzi, il contrario. 
Sono in balia di talmente tante emozioni contrastanti, che il mio umore e il mio cervello non riescono a starmi dietro e di conseguenza le parole non mi vengono. 
Voglio essere serena, ma alle volte nelle vita non sempre la nostra serenità dipende da noi stessi e quando la nostra felicità è nelle mani di qualcun'altro è sempre un gran casino.
Ci sono giorni in cui mi sveglio e già dalla mattina presto i pensieri mi riempono la mente e l'unica cosa che vorrei fare è prendere su marito, cane e coniglio e andarmene, via da tutto e da tutti ma non si può. 
Bene me ne vado in letargo.
Tiro su le lenzuola fino sopra la testa e sparisco fino ad aprile, maggio, che dite si saranno risolte un po' le cose?? Allora mi alzo, sorrido così che il dolore che sento dentro si affievolisca un po'. 
Ho visto che sorridere è un po' come il miele per il mal di gola. 
Pensi chissà a cosa servirà un cucchiaino di miele?
TAAC e invece ti salva dall'influenza.
Ma poi arriva la sera e con il sole cala anche la voglia di sorridere e la tristezza viene a bussare spesso alla porta.
Alle volte le apro perché mi promette abbracci giganti e spalle su cui piangere, alle volte do due giri di chiave al portone e la lascio fuori a guardarmi mentre rido.
Questa sera non ho ancora deciso se aprirgli la porta oppure no...

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