Le parole sono stanche di dover chiamare. Di dover conoscere e definire.
Di essere messe su tutto.
Sui fiori e sulle stelle, sulle emozioni e sui tramonti.
Di dover dire ogni volta buongiorno, buonasera e come stai e aspettare una risposta che non sarà mai quella che uno vorrebbe esprimere.
Le parole ci chiedono di fare silenzio.
Di guardarci negli occhi.
Di provare a usare alfabeti diversi.
Respiri, gesti, sguardi.
Le parole ci chiedono di essere usate solo quando è davvero necessario.
.
Alle volte è meglio tacere.

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